Nome d'arte di
Jean Soulès. Scrittore
francese. Prima di passare alla letteratura, si dedicò alla politica in
maniera attiva, ma anche controversa: da militante della sinistra rivoluzionaria
ad appartenente del Movimento sociale rivoluzionario di estrema destra.
Abbandonata la politica, si appassionò alla filosofia, in particolare
alla fenomenologia trascendentale della coscienza, alla gnosi, alla
metapolitica. Nel 1944 iniziò la sua opera teatrale
Montségur, dedicata alla vicenda dei Catari. Nel 1947 si
trasferì in Svizzera e pubblicò
Felicità per i
pacifici, il suo primo romanzo. Del 1949 è il successivo
Gli occhi
di Ezechiele sono aperti che, insieme a
La fossa di Babele (1962) e a
Visi immobili (1983), forma una trilogia con cui
A. introdusse il
romanzo metafisico in Francia. Nel 1953, inoltre, fondò il Cercle
d'Etudes Mètaphysiques. Altri suoi scritti:
La Bibbia, documento
cifrato (1959),
La fine dell'esoterismo (1973) e l'autobiografia
L'ultimo mio ricordo (1980) (Tolosa 1907-1986).